L’architetto Laura Andreini, socia fondatrice di Archea Associati, è chiamata a far parte insieme a Johan Anrys (51N4E, Belgio), Matija Bevk (Bevk Perović arhitekti, Slovenia) e Alfred Munkenbeck (Munkenbeck + Partners, GB) della giuria internazionale del Wienerberger Brick Award 2016, settima edizione del premio biennale di architettura assegnato alle più innovative realizzazioni in laterizio, selezionate fra più di 600 progetti presentati da 55 paesi differenti.
L’invito è un riconoscimento dei risultati internazionali che Archea ha raggiunto nell’interpretazione contemporanea di questo materiale, grazie a una ricerca che nasce anche dall’essenziale collaborazione fra le competenze e i saperi dell’architettura e quelli dell’industria. Nella filosofia che contraddistingue Archea un materiale di costruzione antico come la terracotta dialoga coi materiali amati dal linguaggio architettonico contemporaneo e con la storia del luogo del progetto, fino a entrare come elemento fondativo nel design di lavori importanti quali la nuova Cantina Antinori o l’International Grape Exhibition Garden di Yanqing vicino a Pechino. La terracotta è oggetto di una ricerca che scava nella versatilità del materiale orientandolo verso nuovi, inediti utilizzi, come nel caso della facciata della Biblioteca di Nembro o della Terreria, la libreria prodotta da Moroso.