La cucina essenza della casa
La cucina indipendentemente dalle sue dimensioni e caratteristiche definisce la domesticità di un qualsiasi spazio abitabile rendendolo effettivamente “casa”. In effetti se camera e bagno sono elementi primari di un qualsiasi riparo, fino all’estremo della suite alberghiera,
è con l’aggiunta di uno specifico spazio per conservare e consumare cibi che un qualunque ambito abitativo acquisisce la qualifica di “residenziale”. Affermata la centralità della cucina rispetto alla casa occorre declinare il tema in relazione alle condizioni socioeconomiche che ne definiscono le caratteristiche legate principalmente all’attività di preparazione dei pasti. Che la zona di conservazione, cottura e lavaggio, sia una semplice attrezzatura posta in una parte di uno spazio soggiorno oppure un vero e proprio ambiente dedicato al ritrovo del nucleo familiare – includendo quindi lo spazio pranzo – non si può in ogni caso prescindere dall’attività di preparazione e da ciò che circonda questo rito quotidiano
Va sottolineato che nei centri urbani più densamente popolati – dove, per effetto della rendita, gli appartamenti sono diventati, a parità di spesa media per l’acquisto, sempre più piccoli e frazionati – si è assistito nel tempo ad una progressiva riduzione di tutte le aree conviviali
– e tra questi la cucina – con l’espulsione dallo spazio domestico di tutte quelle attività che potevano essere effettuate all’esterno, come mangiare, studiare, lavorare, incontrare gli amici, fino a coniare l‘orrendo neologismo di “angolo cottura“.
La recente pandemia ha bruscamente e dolorosamente dimostrato quanto questa tendenza sia dannosa per la vita delle persone e quanto sia importante che lo spazio in cui abitiamo possa consentire di svolgere al suo interno molte di quelle attività e azioni che prima immaginavamo necessariamente esternalizzate, a partire dallo smart working.
Inoltre si è compreso come il nutrirsi costituisca parte essenziale della nostra qualità di vita, sia dal punto di vista della salute e del benessere fisico che da quello della socializzazione e del piacere di vivere, per cui la cucina è tornata a riconquistare quel ruolo di centralità
– il focolare domestico – che da sempre appartiene alla nostra memoria.
E se nel mondo anglosassone un qualsiasi nuovo appartamento viene venduto fornito di una cucina intesa come accessorio indispensabile, in ambito mediterraneo vista l’importanza del valore del rituale del “mangiare” l’attrezzatura deve essere scelta su misura e proprio su questa si concentra il primo passo dell’arredo della casa. Tuttavia, a seguito dei cambiamenti comportamentali accennati, se nei decenni precedenti la cucina aveva le sembianze di un mobilio da soggiorno spesso afasico e minimale, oggi si tende piuttosto ad esaltare e mostrare l’attività di preparazione che vi si svolge tendendo a trasformare ognuno di noi in un novello masterchef.
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