
Il 29 maggio apre al MAXXI “Stadi. Architettura e Mito” una mostra che ripensa il ruolo dello stadio nella società contemporanea, tra architettura, identità e trasformazione urbana. Protagonisti dell’esposizione tre progetti iconici firmati Archea Associati: il centro sportivo Rocco B. Commisso Viola Park di Firenze, il Bluenergy Stadium di Udine e lo Stadio Nazionale dell’Albania a Tirana.
Lo stadio è uno degli oggetti più densi della modernità: al tempo stesso contenitore di eventi e generatore di significati, luogo fisico e costrutto simbolico, spazio funzionale e icona estetica. La mostra nasce da questa molteplicità di sguardi e si configura come un’indagine culturale ampia, capace di restituire la complessità dello stadio contemporaneo attraverso prospettive interdisciplinari che coinvolgono l’urbanistica, l’architettura, la sociologia, l’antropologia e le arti.
In un momento storico in cui le strutture sportive tornano al centro del dibattito pubblico – per la loro capacità di trasformare interi quartieri, influenzare dinamiche sociali e rappresentare identità collettive – questa esposizione propone un percorso che attraversa storie, progetti e visioni, per indagare il concetto di stadio non solo come infrastruttura, ma come specchio delle trasformazioni della società contemporanea.
All’interno di questo ampio racconto, Archea Associati è presente con tre progetti che testimoniano approcci diversi ma complementari alla progettazione dello spazio sportivo. Lo Stadio di Udine, caso emblematico di riqualificazione funzionale ed estetica, rappresenta una risposta concreta alle esigenze di sostenibilità e rinnovamento urbano. Il Viola Park, centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli, è un intervento paesaggistico e identitario che unisce sport, architettura e radicamento territoriale. Infine, lo stadio nazionale di Tirana si impone come landmark urbano e simbolo istituzionale, un progetto che interpreta il ruolo dello stadio come catalizzatore di una nuova visione di città.
La mostra si articola in cinque sezioni tematiche che compongono una narrazione organica e sfaccettata. “Evoluzione degli stadi” è una ricostruzione storica che attraversa secoli di trasformazioni, dalle origini alle architetture più recenti. In “Geografia degli stadi” si mettono a confronto le opere di progettisti internazionali che hanno reinventato questa tipologia architettonica nel XXI secolo. La sezione “Stadi italiani” approfondisce il rapporto tra architettura sportiva e città nel contesto nazionale, con una particolare attenzione ai nodi tra funzione e impatto sociale. Il pubblico e la politica nello stadio esplora lo stadio come spazio della collettività, luogo in cui si esprimono dinamiche di appartenenza, potere e partecipazione. Chiude il percorso Arte e design, sezione dedicata alle risonanze dello stadio nel mondo dell’arte, della letteratura, della musica e del cinema. Attraverso progetti, materiali visivi, testimonianze e opere artistiche, la mostra propone uno sguardo nuovo su una delle architetture più cariche di significato del nostro tempo. Non solo un edificio, ma un organismo vivo, un crocevia di funzioni e città nel contesto nazionale, con una particolare attenzione ai nodi tra funzione e impatto sociale. “Il pubblico e la politica nello stadio” esplora lo stadio come spazio della collettività, luogo in cui si esprimono dinamiche di appartenenza, potere e partecipazione. Chiude il percorso “Arte e design”, sezione dedicata alle risonanze dello stadio nel mondo dell’arte, della letteratura, della musica e del cinema. Attraverso progetti, materiali visivi, testimonianze e opere artistiche, la mostra propone uno sguardo nuovo su una delle tipologie architettoniche più cariche di significato del nostro tempo. Non solo un edificio, ma un organismo vivo, un crocevia di funzioni e narrazioni, un luogo culturale del contemporaneo.