La realizzazione dell’opera si colloca nell’ambito della Biennale di Architettura Barbara Cappochin, evento che ha sede a Padova presso il Palazzo della Ragione. Il progetto riguarda la rassegna legata all’omonimo Premio Internazionale, a cui si affianca una sezione dedicata agli architetti e ai progetti realizzati nell’ambito urbano di Padova organizzata dall’ordine provinciale degli architetti. Il Tavolo interpreta l’allestimento espositivo come strategia di comunicazione dell’architettura. L’idea è quella di far uscire i progetti dall’interno di uno dei tanti palazzi della città per farla scendere in strada, intercettando gli itinerari urbani dove i cittadini possono osservarla semplicemente passeggiando. Il tavolo allestito nella centrale e frequentata piazza Cavour enfatizza la volontà di costruire un luogo simbolico del convivio ma anche del dialogo e del dibattito. L’oggetto, volutamente spartano, è costituito da una successione di due elementi prefabbricati in cemento armato (utilizzati per la costruzione della copertura di edifici industriali o parcheggi) della lunghezza di 12 metri, accorpati a formare un unico banchetto espositivo lungo 24 metri realizzato con un cemento ricco di ossidi di ferro. Le immagini, tratte dalle pagine del catalogo, sono state quindi resinate sul piano del tavolo che costituisce la vera superficie espositiva di questa sezione della mostra. Il successo dell’iniziativa testimoniato dalla partecipazione dei visitatori lo ha reso una delle icone della rassegna biennale.